Come si usa un flogger ossia una frusta….

Il flogger come gia’ delineato non è altro che il nome della frusta in inglese..

Prima di iniziare a spiegare il suo utilizzo è bene soffermarsi nel dire che solitamente questo accessorio viene utilizzato dagli amanti del BDSM ossia del bondage.

Fruste, frustiniflogger, paddle: tutti gli strumenti per poter sculacciare il tuo partner di giochi puoi trovarli su molti sexyshop del momento come Hotloves4love.

 Attenzione chi si appresta all’utilizzo di questi giochi deve stare attento ed evitare di farsi male.

Facciamo innanzi tutto una piccola distinzione: si parla spesso indifferentemente di flagellazione e di fustigazione, ma non sono la stessa cosa. 

Flagellazione viene dal latino flagellum ed è appunto fatta con un flagello o una frusta, fustigazione viene dal latino fustis (bastone) e viene fatta con verghe, cane, bacchette. 

Ora detto cio’ vi faccio capire come si utilizza:

Si dice che con il flogger si accarezza, perché la sua azione ha un andamento trascinato.

Può sembrare una carezza dolce quando non è usato rudemente, ma punge sempre di più se usato con forza.

Difficile fare danni, a parte le solite raccomandazioni per ogni frusta di tenerla lontano dagli occhi,.

Sulla parte che si vuole colpire ha solo un effetto arrossante, preparatorio, che aumenta la circolazione sanguigna rendendo la parte più sensibile e pronta ai successivi strumenti.

E’ lo strumento verberatorio di base, entry point,  e lo strumento più semplice per procurare quella sensazione che gli americani chiamano “sting

Puntura, perché dopo ogni colpo è questa la sensazione più simile a quello che si prova, mentre la pelle si riscalda ed insistendo si produce un bruciore diffuso e morbosamente piacevole.

Esistono 5 flogger particolari e si differenziano per usi e materiali e i loro nomi prendono spunto dalla loro storia:

  1. Flogger di crine di cavallo: dà una sensazione particolare, di forte riscaldamento, quasi urticante se usato alla massima potenza, ma non produce danni.
  2. Caratteristico il fatto che perde continuamente crini e quindi si consume nell’uso.
  3. Flogger di scoubidou (o comunque filo plastico): ha un grip particolare sulla pelle asciutta e scalda molto, a rischio ustioni, è da considerare severo.
  4. Flogger di catenelle metalliche: è ovviamente duro e pesante e sfrutta anche il senso di freddo del metallo, particolarmente adatto e usato per la trasmissione di corrente, ad esempio con la Violet Wand.
  5.  Martinet è un pesante e solitamente lungo flogger con un possente manico di legno  produce colpi forti e diffusi
  6.  Gatto a nove code presenta una costruzione diversa del flogger , il suo nodo, urtando la pelle provoca lividi e rossori diffusi, solitamente usato in campo militare

Per quanto riguarda invece le tecniche quella piu’ comune  e’

  •  istintiva è il colpo dall’alto o dal fianco con la spinta necessaria per allungare le lacinie con obiettivo la schiena o i glutei del soggetto che si vuole colpire.

Come sempre è bene portare un ugual numero di colpi da destra e da sinistra (dritto e rovescio) in modo da arrossare in modo uniforme la zona che si vuole colpire. 

  • Altra tecnica istintiva è quella di tenere le lacinie tese con una mano mentre con l’altra si indirizza il colpo con la voluta forza.

 Con i floggers più leggeri e rigidi si può anche usare la tecnica della rotazione tra le due mani, in modo da allungare le lacinie nella rotazione, sfiorando la pelle del soggetto.

Altra tecnica comune e semplice è quella della rotazione a otto, formando col polso un otto figurato mentre si colpisce alternativamente da destra e da sinistra. 

  • Infine una tecnica più complessa è quella che si può fare con due floggers uguali brandendoli ciascuno con una mano, detta alla fiorentina, colpendo l’obiettivo .

Elencate le tecniche e i vari utilizzi è bene ricordare che di base non si corrono rischi nel praticare tutto cio’ ma bisogna fare molta attenzione alle verberazione.:

è bene conoscere quali sono le zone corporee da poter colpire e quali quelle che vanno assolutamente evitate.

E’ bene tenere in mente una regola fondamentale: bisogna colpire solo le zone dove ci sono i muscoli.

Testa e collo non vanno assolutamente colpiti, stessa cosa vale per il ventre, mani, gomiti e polsi.

Nessun problema invece per zone quali natiche e cosce che sono ricche di massa muscolare e quindi possono essere tranquillamente coinvolte. 

Quindi detto cio’ non vi resta che provare con cautela e pazienza , scoprirete la vostra natura dominante o remissiva.